Autorivari
in collaborazione con Spring Art Development® produzioni musicali
Nuove date Nord Europee per
La fabbrica del nulla
Azione di musica strumentale
RAI TRADE Edizioni Musicali
con
Massimo Buffetti, piano e composizione
Stefano Agostini, flauti
Carlo Failli, clarinetti
Luca Guidi, chitarre
GERMANIA
21 Aprile 2013 Amburgo – Monsun Theater
in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo
DANIMARCA
22 Aprile 2013 Copenhagen – Auditorium Istituto Italiano della Cultura
GERMANIA
24 Aprile 2013 Magdeburgo – Auditorium Domgymnasium
25 Aprile 2013 Zichtau – Auditorium
Musica, immagini, suono elettronico, elementi di teatro musicale.
Nuove date Europee per l’ensemble di ‘La fabbrica del nulla’, azione di musica strumentale per immagini, che suonerà in Germania e Danimarca. Formatosi in scia alla recente pubblicazione del CD omonimo, Spring Art Development, RAI TRADE Edizioni Musicali, il gruppo prosegue il lavoro in progress iniziato nel 2011 con il debutto al Teatro Puccini di Firenze e portato avanti con risultati incoraggianti nel 2012.
I quattro musicisti presenti sul palco, alle prese con strumenti provenienti dall’area classica, alla ricerca di diverse sonorità mediante l’impiego di suoni etnici, elettronici ed elettrici, variano con spunti improvvisativi gli originali brani strutturati tratti dal CD, scelti come copione dello spettacolo.
Tra questi, numerosi quelli utilizzati in trasmissioni televisive – La storia siamo noi, Geo & Geo, Uno mattina, ecc., e produzioni della RAI, film, trailer, documentari, alcuni dei quali presentati durante le scorse edizioni del Festival Cinema e Biennale Architettura di Venezia.
Ad occuparsi della parte tecnica per il tour 2013 in Nord Europa ci saranno Paolo Barcucci e Andrea Casagni, suono e video, su progetto audio di Rob Nigro. Le scene restano quelle ideate da Tiziana Draghi e l’impostazione delle luci è di Laura De Bernardis. Visuals Alessandro Anichini e Giovanni De Stefano in collaborazione con Gianmarco D’Agostino.
“… Si tenta così attraverso la musica di rivalutare il significato e l’importanza del luogo deputato del ‘fare’, partendo dalla volontà di ri-costruire attraverso la ricerca di sonorità, e attraverso i propri strumenti di lavoro, [….] L’accostamento con il nulla poi sembra ardito, ma tutto quello che è attinente al vuoto, alla mancanza, contiene anche, per antitesi, il significato della realizzazione. […]”
Riccardo Santangelo, Amadeus, Novembre 2011
“…..Il “nulla” […] mi sembra per l’ appunto un’ idea di “spazio universale” in cui l’ armonia e la disarmonia tendono a perdere il loro aspetto tradizionale (e qui per tradizionale possiamo tranquillamente includere il jazz e la dodecafonia, il minimalismo e il bizantinismo di un Arvo Part) per fondersi effettivamente in una ipotesi di linguaggio non tanto multimediale quanto “integrato”. La visione e l’ascolto sono due termini che sono sempre andati insieme ma qui la riproposta […] mi sembra veramente nuova e ‘costruttiva’ per ispirarci al senso profondo dell’ idea della fabbrica.”
Claudio Strinati, Critico d’arte, Febbraio 2012